Storie del territorio | 27 aprile 2010, 17:00

«VICINI AL TERRITORIO PER MIGLIORARE IL BENE COMUNE»

<italic>Così l’avvocato Eugenio Caponi, vicepresidente di Fondazione Cariverona, ospite ieri sera a Grezzana all’ultimo incontro della Settimana veronese della Finanza. Insieme al lui il direttore generale Fausto Sinagra che ha illustrato i progetti futuri per la città di Verona.</italic>

La crisi può trasformarsi in una grande sfida, se le aziende sono disposte a puntare su innovazione e progettualità. È quanto emerso ieri sera, 27 aprile, a Grezzana, nel terzo incontro organizzato da Giornale Pantheon in occasione della <italic>Settimana Veronese della Finanza</italic>. L’iniziativa – promossa in collaborazione con Innoval, Apindustria Verona, Compagnia delle Opere Veneto, Consorzio marmisti della Valpantena e Finval – gode del patrocinio di Regione Veneto, delle Amministrazioni comunali di Verona e di Grezzana, della Comunità Montana della Lessinia.

Dopo gli incontri dedicati a Cattolica Assicurazioni e Banco Popolare, l'ultimo appuntamento della Settimana Veronese della Finanza – il cui obiettivo era appunto quello di mettere a confronto i vertici delle grandi istituzioni finanziarie scaligere con le richieste che provengono dal territorio – è stato dedicato a Fondazione Cariverona: realtà da 4,2 miliardi di euro di patrimonio netto, con un avanzo d’esercizio (relativo al 2009) di 187,4 milioni di euro (+81,4 per cento), che solo lo scorso anno ha stanziato 149,9 milioni di euro per attività istituzionali. Contributi destinati alle comunità locali che, dal 2005 al 2009, ammontano ad un totale di 637 milioni di euro.

A partire da questi dati significativi, sul tavolo dei relatori si sono confrontati Eugenio Caponi e Fausto Sinagra, rispettivamente Vice Presidente e Direttore Generale di Fondazione Cariverona, ed Enrico Sauro in rappresentanza dell’associazione economico imprenditoriale Innoval - Innovazione Valpantena Lessinia. Moderatore dell'incontro è stato il giornalista Mario Puliero, direttore di Telearena.

«Cariverona è nata, come tutte le fondazioni bancarie negli anni Novanta, con la Legge Dini, per riorganizzare il sistema del credito. Per creare competitività, si è scelta la strada di capitalizzare le Casse di Risparmio per ottenere utili da trasformare e donare poi al territorio» ha spiegato Eugenio Caponi. Ulteriori modifiche (in particolare la Legge Ciampi del 1999 ed una Sentenza della Corte Costituzionale del 2003) hanno trasformato ulteriormente la Fondazione, individuandola come «persona giuridica privata senza fine di lucro», che ispira la propria attività al bene comune e persegue scopi di utilità sociale e di promozione dello sviluppo economico, assicurando l'equilibrata destinazione delle risorse con preferenza ai settori a maggior rilevanza sociale. In sinergia con l’Acri (Associazione che riunisce 88 Fondazioni bancarie italiane ed alcune Casse di Risparmio), ha sottolineato, «stiamo valutando nuove modalità d’intervento sul territorio» che sta vivendo momenti di difficoltà.

La crisi «è profonda, ma può trasformarsi in una grande sfida, se le aziende riescono a fare rete e a puntare sulla ricerca e l’innovazione. In questa direzione, la Fondazione collabora già con l’Università di Verona, ma è sempre alla ricerca di progetti che possano avere una ricaduta positiva a livello locale». Le prospettive future, ha detto Caponi, sono quelle di «continuare ad affiancare le istituzioni, le associazioni di volontariato e le comunità sociali. Mantenendo il dialogo. Intendiamo migliorare la qualità di vita della collettività per trasmettere alle generazioni future un patrimonio di valori e di ideali. Privilegiando, in particolare, il settore della Sanità».

Ammonta a 100 milioni di euro l’investimento attuato da Cariverona per la realizzazione del nuovo polo chirurgico che sorgerà a Borgo Trento, ha ricordato Fausto Sinagra. Senza dimenticare gli interventi diretti, attuati nei settori dell’edilizia e della ristrutturazione, «con la precisa volontà di far lavorare comunità locali, con prodotti locali» e creare così opportunità per il territorio. Per quanto riguarda la ristrutturazione dell’ex caserma asburgica di San Pietro, i lavori inizieranno il prossimo anno: è stato già ultimato infatti il lungo iter burocratico che prevede la scelta del progettista e la convocazione della Conferenza dei servizi, ma mancano tuttavia le autorizzazioni per procedere con i lavori. Si andrà probabilmente alla fine del 2010 per l’inizio dei lavori ai Magazzini generali: anche in questo caso, l’iter previsto è stato completato con la nomina del progettista, la richiesta alla Sovrintendenza regionale ed è stata avanzata la domanda per la convocazione della Conferenza dei servizi.

«La Settimana veronese della finanza aveva lo scopo di avvicinare tre grandi istituzioni finanziare veronesi al territorio» ha concluso Matteo Scolari, direttore di Pantheon «territorio inteso come insieme di cittadini, di famiglie, di imprese, di associazioni di volontariato…proprio per dar vita a un dialogo costruttivo tra le parti che diventa ancor più significativo e fondamentale in un momento di difficoltà come quello che stiamo attraversando. Penso che l’obiettivo sia stato pienamente raggiunto nell’arco delle tre serate, prima con Cattolica Assicurazioni, poi con il Banco Popolare e stasera con Fondazione Cariverona. Un evento che ha riscosso un grande interesse, che si è rivelato utile ed efficace e che ripeteremo senz’altro l’anno prossimo, magari con altri interlocutori, per proseguire sulla strada tracciata».

Marta Bicego

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