Storie di persone | 09 novembre 2021, 09:38

Enrico Zandonà, una vita di successi… ad alta velocità

Enrico Zandonà, una vita di successi… ad alta velocità

Di glorie alla scuderia Funny Team ne ha portate tante, tra le ultime quella allo Slalom Città di Bolca, dove si è portato a casa il Trofeo Veneto Trentino+ a bordo della Wolf Thunder GB08: Enrico Zandonà, pilota originario di Quinto di Valpantena, ha alle spalle una lunga carriera di successi, che da sempre vibra al suono rombante dei motori, e davanti a sé un futuro luminoso ancora da scrivere.

Enrico, un amore, quello per le auto e la corsa, che dura da una vita. Come è iniziato tutto?

È una passione nata grazie a mio padre, per molti anni pilota di successo, specialmente nel settore dello slalom, non solo a Verona ma anche nel Triveneto e in gare a livello nazionale. A quattro anni sono salito per la prima volta sui Go-kart, per iniziare a comprendere come gestire il volante. Fino a sedici anni, però, non ho mai partecipato a una competizione vera e propria; poi sono sceso in pista con qualche formula challenge, pian piano sono cresciuto e ho sviluppato le mie abilità, partendo con una monoposto tubolare con motore da moto. Ormai sono più di dieci anni che corro nello slalom, nelle gare in salita, e che partecipo a vari campionati del territorio.

Cosa ha provato a vincere anche quest’anno, alla luce delle difficoltà vissute a causa del Covid?

Sono contento dell’ottimo risultato e una premessa è doverosa: gli organizzatori e l’ente a cui si appoggiano, l’Aci Csai, hanno protocollato alla perfezione ogni evento disputato. Come pilota, mi mancava tantissimo la sensazione che provi quando gareggi: avevo davvero bisogno di questa valvola di sfogo (ride, ndr). Adesso per fortuna stiamo ritornando via via alla normalità, anche nelle ultime gare la partecipazione del pubblico è stata sempre maggiore: un aspetto importante, che dona una grande forza.

Nel Funny Team c’è anche il suo compaesano, Jacopo Grobberio, che ci ha sottolineato più volte l’ammirazione nei suoi confronti e come vi leghi un rapporto di grande stima. Come è nata questa amicizia?

Ci siamo conosciuti tre anni fa, in una gara della Romagnana Azzago: ricordo che si avvicinò, un po’ intimidito, e iniziammo a scambiarci le prime impressioni sulla competizione. Fu piacevole scoprire che un collega fosse originario del mio stesso paese. Da lì è nata la nostra amicizia; tra l’altro, da qualche tempo, Jacopo viene nell’officina di mio padre, che oltre alla mia ha cominciato anche a seguire la sua auto.

Quali sono i suoi prossimi appuntamenti sportivi?

Le competizioni riprenderanno nel 2022. Questo periodo di “stop” è fondamentale perché dobbiamo smontare l’auto e rivederla tutta, per controllare che non ci siano problemi passati inosservati durante la stagione.

A contribuire al suo successo sicuramente sono, insieme al papà, anche tanti altri sostenitori e, naturalmente, la scuderia. Vuole dedicare loro un messaggio?

Sì assolutamente: voglio ringraziare in particolar modo mio padre, mia moglie Valentina e la mia famiglia, che mi segue tutti i weekend di gara, Nicole, Maurizio, Chiara e Fausto, la scuderia Funny Team, che riveste un ruolo centrale e mi sostiene a livello economico insieme a tutti gli sponsor; poi, naturalmente, un pensiero speciale a tutti i fan.

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